il
più antico strumento di calcolo usato dall'uomo, le prime macchine
costruite per effettuare meccanicamente operazioni di calcolo, tali che
ad un variabile input dell'utente producessero un corrispondente output
come effetto di un processo dei dati immessi determinato da una regola
matematica o logica, sono molto antiche.
Le
prime importanti esigenze di calcolo riguardarono principalmente
l'astronomia, e per altro verso ad applicazioni estremamente pratiche
come quelle per la navigazione marittima.
la
macchina di Anticitera (nota anche come meccanismo di Antikythera), dal
nome dell'isola dell'Egeo dove fu ritrovata, fu presumibilmente
realizzata intorno al I secolo a.C. Consisteva in un piccolo congegno
meccanico, per l'epoca molto sofisticato, capace di riprodurre il moto
del Sole e di alcuni altri astri, sopperendo ai relativi calcoli
altrimenti necessari per determinare le loro posizioni, ovviamente
secondo le curve teoriche allora ipotizzate.
Funzioni
essenzialmente analoghe avevano alcuni strumenti della marineria, fra i
quali va menzionato l'astrolabio, con il quale in pochi secondi era
possibile ottenere risultati altrimenti assai faticosi da elaborare in
ordine alla posizione (punto nave) ed all'ora del giorno, con istintiva e
sottintesa applicazione della trigonometria nautica ai dati di base
della posizione degli astri. Memorabile in proposito resta l'opera degli
astrolabisti moreschi, soprattutto quelli della Scuola di Siviglia, che
fra il Duecento ed il Trecento realizzarono macchine di estrema
complessità e raffinatezza (anche estetica).
Nel
1632 il matematico inglese William Oughtred realizzò il regolo
calcolatore, con il quale, grazie alle teorizzazioni sui logaritmi di
Nepero, si rese immediata la resa pratica di operazioni matematiche.
Poco
dopo, sempre intorno alla metà del XVII secolo, il filosofo francese
Blaise Pascal realizzò la sua celebre Pascalina, ottimizzata per
operazioni di somma e sottrazione; sulla base di questa, non tardò
Leibniz (1673) a realizzare una macchina capace di moltiplicare e
dividere. Tra le prime macchine in grado di eseguire i calcoli in modo
automatico attraverso ingranaggi meccanici mossi da contrappesi, figura
anche quella inventata e realizzata nel 1709 dal veneziano Giovanni
Poleni.[1]
L'ingegnere
tedesco J. H. Müller in un libro pubblicato nel 1786 descrisse l'idea
di una macchina da calcolo in grado di effettuare le quattro operazioni
fondamentali (addizione, sottrazione, moltiplicazione, divisione)
settando i valori e mettendola in funzione girando una maovella a mano,
finché la macchina dava il risultato finale. Müller non poté mai
realizzare la macchina per mancanza di fondi.
Nell'Ottocento
si svilupparono i rudimenti dell'elaborazione basata sul sistema
numerico binario (0,1) e le schede perforate, e ne nacquero i primi
applicativi.
Una parte della macchina differenziale di Charles Babbage
Nel
1833 Charles Babbage (1791-1871) progettò la Macchina Analitica, il
primo vero calcolatore programmabile, in senso moderno, della storia.
Venne realizzato solo il mulino, la CPU, ma non ne fu mai realizzato un
prototipo completo. Era il primo esempio di macchina con un'unità di
memoria ed un'unità di calcolo.
Nel
1842 la contessa di Lovelace, Ada Byron (1815-1852), figlia del poeta
Lord Byron, scrisse i primi programmi della storia pensati per la
macchina analitica di Babbage.
Nel
1854 il maestro di scuola elementare irlandese, George Boole
(1815-1864), inventò il codice binario. Nacque l'algebra booleana.
Nel
1858 la prima macchina differenziale mise piede sul territorio degli
Stati Uniti, dato che l'Osservatorio astronomico di Albany importò il
calcolatore automatico meccanico realizzato dagli svedesi Goerg ed
Edward Scheutz, basato sul progetto di Babbage e da quel momento gli
americani cercarono di sviluppare in proprio i filoni di ricerca
scientifica e tecnologica.[2]
Nel
1889 Herman Hollerith (1860-1929) brevettò l'utilizzo di schede
perforate la cui lettura avveniva mediante l'analisi di circuiti
elettrici (chiusi in corrispondenza dei fori della scheda) e fondò nel
1896 la società Tabulating Machine Company, che nel 1924 sarebbe
divenuta la IBM. La macchina di Hollerith fu utilizzata per
l'elaborazione del censimento degli Stati Uniti.
Nel 1904 John Ambrose Fleming inventa il tubo a vuoto, progenitore delle valvole termoioniche
Nessun commento:
Posta un commento